Psicologia Pragmatica – Il nuovo che sorprende

Quando il termine libro diventa sinonimo di sorpresa e novità continue. Se dovessi cercare una parola o un’espressione veloce per questo volume, parlerei proprio di “sorpresa e novità continue”. L’ho appena finito, e conservo di questa lettura un persistente sapore di stupore e leggerezza. Lo rileggerei di nuovo, e poi ancora di nuovo, e poi ancora di nuovo, e sono quasi certa che non rischierei affatto di annoiarmi o di dire sbrigativa: “massì, questo lo so già, l’ho capito, sì sì sì, va bene, va bene, va bene”.

È vero che i libri sono creature particolari: sembrano statiche e immobili, poiché nemmeno una virgola si muove nei loro testi e nelle loro copertine (e il giorno in cui questo accadrà è perché ci siamo trasferiti tutti in massa a Hogwarts, dove anche i ritratti sono vivi), ma sono in grado di trasmettere sempre nuova linfa a chi li legge più volte, ma qui il fenomeno è ampliato ed espanso. È una sottile, sottilissima differenza, ma per poterla spiegare è necessario sperimentarla.

Perché questo libro è una sorpresa e novità continue? Perché niente di quello che vi potreste aspettare da un testo che porta in copertina la parola “psicologia” corrisponde alla definizione e alla conoscenza comune di questo argomento. Vi aspettate una dissertazione sulla mente e sui suoi poteri, sulle sue capacità logico-analitiche? Avete sbagliato libro, posatelo pure.

Avete notato la parola “pragmatica”, vicino a psicologia? Questa è già una sorpresa ed è stato un gancio di attrazione potentissimo per me. Personalmente, questa espressione è un ossimoro. La psicologia si lancia in analisi spesso elaborate ed avvitate intorno alla mente, alle sue capacità di dedurre, trarre conclusioni, vedere i significati nascosti nelle azioni umane, rintracciandone le radici spesso in traumi, incidenti, decisioni, contrasti con la propria famiglia o altre figure che si sono imposte a noi in età facilmente impressionabili. È una corsa in tondo in un cortile non troppo ampio, molto spesso. E qui penso ad altri testi di psicologia letti anni prima, come alcuni di quelli del padre stesso della psicologia moderna, Sigmund Freud.

Pragmatico, invece, secondo la definizione Treccani, riguarda la pratica, i fatti, tutto ciò che è concreto, contrapposto al teorico. Non c’è una leggera contraddizione tra le due parole del titolo, quindi? Se ci fermiamo lì, sì. Non appena varchiamo la soglia della copertina, tutti i dubbi e le domande svaniscono. Date un’occhiata al curriculum dell’autrice, prima di entrare: è una psicologa.

Ah, ma allora è un libro di contestazione, di rottura con il consueto, di contrasto con il “sistema” dal di dentro, da un’addetta ai lavori.

Magari fosse così semplice.

Cancellate tutte le definizioni che ho riportato prima, Freud, il ruolo della mente, la pragmatica, non date troppa importanza alla professione dell’autrice, e disponetevi a leggere e a ricevere la dose di leggerezza, intensità, gioia, energia, informazioni più elevata e divertente che abbiate mai potuto sperimentare con un libro.

Susanna Mittermaier vi accompagna da vicino e non vi lascia mai soli a dubitare in un viaggio inconsueto all’interno di voi, in una parte VOSTRA che (facevate finta di) non conoscere, talmente al di fuori di qualunque schema noto, da sembrare folle e improbabile.

Tuttavia… sorpresa! Sarà pure folle e improbabile, ma intanto è divertente e allettante. E non ve la sentite di non andare avanti, man mano che lei vi parla, vi fa domande, vi fa sorridere, vi mostra meraviglie. Magari vi fermate, convinti di non riprendere più il discorso, ma poi qualcosa si smuove e allungate di nuovo la mano verso il libro.

Di quali meraviglie sto parlando? Di quelle che sono nascoste nelle nostre vite, apparentemente sepolte da migliaia di problemi, convenzioni, credenze, limitazioni e auto-limitazioni, giudizi e auto-giudizi cui abbiamo dato il permesso di amputare pezzi importanti di noi e di ciò che siamo.

Partendo dal suo addestramento importante di psicologa, Susanna Mittermaier lo rinnova, lo rivoluziona, lo rende pratico e concreto, e lo sfronda dal dramma dello sforzo di guarigione, da tanti pregiudizi e carichi attribuiti alle cosiddette “malattie mentali”, e ai “disturbi della personalità”. In tanti capitoli parte proprio dalle definizioni clinico-scientifiche di queste manifestazioni (come autismo, bipolarismo, schizofrenia, depressione cronica, personalità compulsive), per arrivare a mostrare quanto c’è sotto l’etichetta.

E vi assicuro, c’è molto, moltissimo, tutto inaspettato e inconsueto. Lo fa utilizzando gli strumenti potentissimi di Access Consciousness, di cui è anche Facilitatrice Certificata.

Dall’unione (e sottolineo unione) tra le sue competenze professionali e la visione concreta di azione di Access, nasce un risultato leggero, colorato, divertente e variegato. Attenzione, però. Questo non vuol dire “superficiale”. Non c’è nulla di superficiale o di approssimativo, qui. L’importanza e l’intensità di vivere la vita nella sua interezza e originalità sono rese magnificamente senza i pesi con cui le ancoriamo di solito.

Ad esempio, quante volte abbiamo sentito dire che vivere intensamente e in modo originale è difficile, e si può ottenere tramite anni e anni di complessi lavori su se stessi affaticanti, spesso fraintesi per auto-repressioni e auto-limitazioni? Io stessa ci ho creduto per molto tempo, esponendomi tante volte ai giudizi di chi non capiva, pur essendo, almeno apparentemente, impegnato nello stesso cammino di apertura.

In conclusione, se volete sperimentare sul serio cosa vuol dire l’espressione “sorpresa e novità continue” correte a procurarvi il libro. Lasciate andare tutte le aspettative e i dubbi, e ascoltate Susanna, accogliete le sue parole e la sua incredibile potenza sotto le spoglie di leggerissima farfalla. E… siate pragmaticamente e follemente felici!